Durante l’esame obiettivo ed il trattamento il paziente è vestito preferibilmente dei soli indumenti intimi in maniera tale da facilitare l’osservazione e l’ascolto manuale dei tessuti da parte dell’osteopata.

L’ osteopata in casi selezionati potrebbe aver bisogno di indagini strumentali (radiografie, risonanza magnetica, esami di laboratorio, etc.) anche per una diagnosi di esclusione ossia per capire se il paziente è di sua competenza o di competenza medica.

Il numero di trattamenti può dipendere da una molteplicità di fattori quali l’età, lo stato generale di salute, lo stile di vita del paziente. In linea generale disturbi recenti si risolvono entro tre sedute mentre condizioni croniche richiedono un maggior numero di sedute. Solitamente tra una seduta e la successiva intercorrono all’incirca tra i 7 ed i 15 giorni per lasciare che l’organismo del paziente elabori e reagisca all’informazione datagli dall’osteopata.

Si. Durante la gravidanza nella donna si verificano importanti modificazioni anatomiche e fisiologiche. Può capitare che in qualche distretto corporeo la struttura non riesca ad adeguarsi a queste modificazioni causando nella donna una situazione di disagio fisico e/o psichico.

L’ osteopatia può aiutare le donne incinte in disturbi quali: dolori alla schiena, disturbi gastrointestinali, difficoltà nella circolazione, cefalea, alterazioni dell’umore e del ritmo sonno-veglia, ecc..

Insomma l’osteopatia può aiutare la donna a recuperare quell’equilibrio e quel benessere che consentiranno a lei di vivere una gravidanza serena ed al suo bambino di crescere in un’ambiente confortevole.

Che sia neonato, adulto o anziano l’osteopata ha la professionalità per gestire i disturbi funzionali di qualunque fascia d’età.